Designazione Ufficiale: |
Impianto di Terraformazione Weyland-Yutani |
Funzione: |
Impianto di ricondizionamento Atmosferico per terraformazione planetaria |
Posizione: |
All'interno dela colonia W-Y Hadleys Hope, su LV-426 (Acheron).
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Premesse:
Vista la scarsità di mondi abitabili (ossia con atmosfera e clima adatti alla vita umana senza tute pressurizzate/climatizzate) in un breve raggio dalla Terra, l'unica soluzione era quella di trovare dei mondi con un ambiente non troppo ostile ed un atmosfera (di qualsiasi tipo), e di creare quindi una colonia umana addetta alla terraformazione. La scopo primario della terraformazione è di sostituire i gas non respirabili e/o tossici dell'atmosfera indigenza con gli elementi costitutivi dell'atmosfera terrestre (primariamente ossigeno, azoto). Questo processo può richiedere anche decenni di lavoro, e due sono le tecniche principali adottate per conseguirlo, a volte usate anche contemporaneamente. Il primo metodo consiste nell'installare strutture biologiche - come l'erba, le piante, i fiori, le alghe, il muschio - che si occupino in maniera "ecologica" di scambiare i gas nocivi con l'ossigeno. Questa tecnica ovviemante presuppone un ambiente con alcuni requisiti minimi per ospitare gli organismi terrestri (anche se spesso vengono geneticamente modificati per adattarsi all'ambiente ospite), è molto lenta a dare risultati, ed inoltre è efficace solo per lo scambio di anidride carbonica/ossigeno.
La seconda tecnica, che richiede grandi investimenti ma è molto più rapida, flessibile ed efficace, è quella di utilizzare degli enormi impianti chimici di scambio gassoso (i Processori Atmosferici).
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Sopra e sotto, due immagini del Processore Atmosferico. |
Descrizione Funzionamento:
Il Processore Atmosferico W-Y è una torre a forma di cono tronco, alta 1500 metri. E' alimentata da un reattore a fusione nucleare da 1 Terawatt, e l'azione di risucchio dell'atmosfera avviene tramite condotti posti lungo la sua circonferenza. I gas vengono risucchiati da una serie di processori chimici, posti ad anello attorno al reattore a fusione, tramite una batteria di turbine, che comprimono e accelerano nel contempo i gas. Questi vengono quindi fatti passare attraverso un arco elettrico ad altissima temperatura che li riscalda, ionizzandoli. Delle bobine magnetiche surriscaldano poi ulteriormente i gas, portandoli vicini alla temperatura del plasma (circa 5.000 gradi Kelvin), cosicché le molecole all'interno dei gas vengono dissociate nei loro componenti atomici. I flussi caldi di gas monoatomico vengono poi suddivisi per elementi costitutivi da una serie di campi magnetici. I componenti inutili vengono poi raffreddati, solidificati ed espulsi come rifiuti (come il carbonio, che viene espulso sotto forma di polvere di grafite), mentre gli atomi utili (idrogeno, ossigeno e azoto) vengono espusi nell'atmosfera, dove raffreddandosi tornano a comporre un'atmosfera respirabile per l'uomo.
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